Quando accettiamo in maniera acritica ciò che proviene dall’ambiente esterno è come se ingoiassimo un boccone buttandolo giù per intero senza masticare.
Fritz Perls, uno dei fondatori della Terapia della Gestalt, descrive questa modalità di vivere (o non vivere) le esperienze in un bellissimo testo dal titolo: L’Io, la fame, l’aggressività.
I bocconi ingoiati in questo modo rappresentano le regole imposte, le consapevolezze ignorate, le “verità” accettate senza riflessione critica.
Questa forma di adattamento all’ambiente, quando è dominante, ci porta con il tempo a vivere “come se” fossimo quell’altro da cui la regola promana; così facendo si imbocca il cammino che conduce alla perdita della propria autenticità, dell’esperienza piena e della crescita.
Le fiabe, in maniera simbolica, hanno descritto questa dinamica, dice Perls citando l’esempio del Lupo di Cappuccetto Rosso.
Sicuramente ricorderai che l’animale, dopo aver mangiato la nonna in un sol boccone, all’arrivo di Cappuccetto Rosso si comporta “come se” fosse la povera donna che aveva appena ingurgitato.
Anche nella fiaba del Lupo e i sette capretti l’animale ingoia le sue prede in un sol boccone, e le cose non finiscono bene per lui.
Come fare allora per evitare le conseguenze negative della perdita della propria autenticità, dell’esperienza piena e della crescita?
“Mastica e sputa”, come recitano i versi di una famosa canzone, sono anche le indicazioni offerte da Perls.
Quest’ultimo, proponendo un parallelismo fra un metabolismo biologico e un metabolismo mentale, sottolinea l’importanza vitale di destrutturare il cibo (materiale e mentale) attraverso la masticazione.
Prima di ingoiare è fondamentale che già in bocca iniziamo a separare ciò che va bene per noi (e dunque lo possiamo ingoiare) da ciò che è invece inadatto (e dunque lo dobbiamo sputare).
Come accade per tante cose, anche in questo caso la consapevolezza è insieme l’anticamera e la via del cambiamento.
Quando essa è presente durante il processo di masticazione (biologica e mentale), la via dell’autenticità, dell’esperienza piena e della crescita piano piano prende forma davanti ai nostri occhi.
Tutto ciò è in grado di alimentare un circolo virtuoso fra masticazione, autenticità e consapevolezza, sostenendo una dinamica vitale nella quale ogni elemento promuove gli altri e, allo stesso tempo, è da questi promosso.
Pubblicato il15/05/2020
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