Premesso che non esiste nessun indicatore, sia esso verbale o non verbale, che funzioni come il naso di Pinocchio (cioè tale per cui una volta che lo noti puoi essere certo che il tuo interlocutore ti stia mentendo), le ricerche hanno comunque individuato alcuni aspetti che tendono a presentarsi nel comportamento di chi mente. Te ne elenco tre:
Primo: chi mente tende a muovere le mani molto di meno rispetto a chi dice il vero.
Secondo: chi mente, mentre parla, tende a fare pause un po’ più lunghe rispetto a chi dice il vero.
Terzo: chi mente tende a ripetere maggiormente frasi o parole rispetto a chi dice il vero.
Ricorda che nessuno di questi aspetti preso singolarmente è segno evidente di menzogna. È importante che nelle tue valutazioni individui le variazioni rispetto al comportamento normalmente espresso dalla persona che stai osservando. Si tratta di raccogliere indizi, formulare ipotesi e procedere a successive verifiche.
Il processo della valutazione della credibilità è un processo complesso e difficile in cui spesso si fanno molti errori.
Ciò è dovuto a diversi motivi, fra i quali i tre seguenti:
Primo: il comportamento di chi mente presenta differenze minime rispetto a quello di chi dice il vero.
Secondo: chi mente spesso lo fa dicendo una menzogna all’interno di una verità più grande (questo fa sì che gli indizi di falsità presenti nel suo comportamento verbale e non verbale si nascondano all’interno di una comunicazione che in generale è sincera).
Terzo: in genere riceviamo un feedback inadeguato rispetto alle nostre valutazioni, vale a dire che normalmente non abbiamo modo di verificare sul momento se la nostra valutazione sia corretta oppure no; questo rende più difficile imparare a discriminare fra gli elementi utili da tenere in considerazione nelle nostre valutazioni e quelli invece da tralasciare.
Poiché, come insegna il grande Gustav Jung, al tre si accompagna il più uno, aggiungo un ulteriore elemento da tenere in considerazione: attenzione al bias della conferma!
Si tratta di quell’errore cognitivo per il quale siamo portati a selezionare le informazioni che confermano le nostre idee e ad ignorare quelle che invece potrebbero confutarle.
Sebbene l’essere umano non si dimostri particolarmente abile nel riconoscere le menzogne, possiamo tuttavia continuare ad allenarci nell’osservazione e mantenere viva la fiducia nei nostri cuori, perché, come insegna il Buddha, “tre cose non possono essere nascoste a lungo: il sole, la luna e la verità”.
Pubblicato il 22/02/2021 - Photo by Markus Winkler on Unsplash
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